La Razza Bovina Piemontese

Avvocato, agroalimentare e bovino piemontese

La Razza Bovina Piemontese è indubbiamente uno dei simboli dell’agroalimentare italiano e, in particolare, piemontese.

L’importanza del tema impone una trattazione multidisciplinare dell’argomento.

Chiunque operi nel settore e – in particolare – provenda dalla Regione Piemonte non può che individuare nel Bovino Piemontese una tematica di eccellenza e fortemente legata al territorio di provenienza.

Questo perché in Piemonte è certamente rinvenibile una ricca e florente produzione agroalimentare.

Ma non solo.

Infatti, in Piemonte è presente anche una culla giuridica e giurisprudenziale che si è di fatto sviluppata all’interno del Palazzo di Giustizia di Torino.

Tra i tanti, possono essere individuati due principali argomenti, entrambi di pregio eccelso e di rilevanza internazionale.

Il primo non non ha bisogno di presentazioni, cioè il Tartufo.

Il secondo è il indubbiamente il Bovino Piemontese.

Ed infatti, la Razza bovina Piemontese costituisce a livello nazionale la prima razza autoctona per numero di esemplari allevati (rappresentando il 50% delle razze autoctone italiane da carne).

Per la sua qualità ricopre un’importante posizione nel mercato del settore anche sotto il profilo economico.

Ed infatti, non è più soltanto presente nella propria culla d’origine – il Piemonte -, ma anche in diverse altre aree d’Italia (ad esempio, si riscontrano allevamenti di bovino piemontese in Sardegna) e oltre i confini nazionali.

La prelibatezza della sua carne e il consolidato sistema di controllo e certificazione (in essere ormai da diversi decenni) hanno permesso anche una larga diffusione del prodotto derivato.

Questo viene considerato dal consumatore finale come “sicuro” per via delle diverse certificazioni di cui gode.

Ci si riferisce: 

– al marchio di qualità COALVI (riconosciuto con dal Ministero dell’Agricoltura e delle Foreste con Decreto Ministeriale 1° marzo 1988). 

– all’etichettatura IT007ET (approvata dal Ministero delle Politiche Agricole e Alimentari con D.M. 18 aprile 2000 e di cui alla Nota MIPAAF n.34047 del 28 dicembre 2017).

–  al Marchio IGPVitelloni Piemontesi della Coscia” (registrato con Regolamento di Esecuzione (UE) 2017/703 della Commissione del 5 aprile 2017) 

– all’inserimento nell’elenco dei cd. “Prodotti Agroalimentari Tradizionali” (P.A.T.) (che individua il Bovino Piemontese come Patrimonio Culturale Italiano con Decreto Interministeriale 9 aprile 2008).

L’argomento trattato impone una sua analisi non come semplice prodotto, ma come un vero e proprio elemento culturale che pone in maniera indissolubile con il territorio di origine.

Il lavoro su questa importante tematica è solo iniziato.

Ciò è riscontrabile nella volontà di continuare con orgoglio ad approfondire e sviluppare la tematica con rinnovata dedizione.

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