I diritti dei bambini (e dei figli)
I diritti dei figli
I bambini sono i piccoli di oggi e gli adulti di domani.
Infatti, garantire la loro protezione, la loro crescita sana ed equilibrata, il loro benessere, la loro salute e la loro istruzione deve inevitabilmente essere un importante interesse quotidiano di tutte le persone.
Nello specifico, proprio per migliorare il sistema di protezione dei minori, l’ordinamento ha previsto – a livello tanto nazionale quanto internazionale – una formalizzazione di tutti quei diritti basilari e che devono interessare i fanciulli.
Si parla della stella polare del settore e non può che essere individuata nella Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, approvata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 20.11.1989 e ratificata dall’Italia con la Legge n. 176/1991.
La Convenzione è stata accompagnata nel tempo da ulteriori 3 Protocolli (2 approvati nel 2000 e 1 nel 2011), con lo scopo – ad esempio – di dare particolare attenzione alla posizione dei bambini in guerra, allo sfruttamento sessuale dei minori e alla procedura di reclamo di violazione dei diritti dei bambini.
La Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza si fonda su 4 articoli principali, ovvero:
- principio di non discriminazione;
- superiore interesse del minore, che deve sempre prevalere;
- diritto alla vita, alla sopravvivenza e allo sviluppo del bambino e dell’adolescente;
- l’importanza dell’ascolto del minore nelle vicende che lo riguardano.
Proprio da questo contesto internazionale, l’Autorità Garante per l’infanzia e l’adolescenza ha redatto la “Carta dei diritti dei figli nella separazione dei genitori”.
In particolare, la Carta è costituita da 10 Articoli, i quali prevedono che i figli abbiano il diritto di:
- amare ed essere amati da entrambi i genitori e di mantenere i loro affetti;
- continuare ad essere figli e di vivere la loro età;
- essere informati e aiutati a comprendere la separazione dei genitori;
- essere ascoltati ed esprimere i loro sentimenti;
- non subire pressioni da parte dei genitori e dei parenti;
- avere scelte che li riguardano condivise da entrambi i genitori;
- non essere coinvolti nei conflitti tra genitori;
- vedere rispettati i loro tempi;
- essere preservati dalle questioni economiche;
- ricevere spiegazioni sulle decisioni che li riguardano.
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