Assegnazione della casa coniugale

La casa nella separazione e nel divorzio

Che fine fa la casa con separazione e divorzio?

Questa è una delle principali preoccupazioni di marito e moglie nelle vicende di separazione e divorzio.

Ma andiamo con ordine.

In Italia si ha la cultura di compiere un lungo progetto di vita acquistando una casa o, comunque, di prenderla in affitto.

In altri Stati c’è la possibilità di avere una casa con contratti meno rigidi rispetto all’Italia.

Ecco perchè quando si decide di procedere a separazione o divorzio molti si preoccupano!

Con la separazione e il divorzio, molte persone temono di perdere la propria abitazione ma di dovere continuare a pagarla per tanti anni.

Per queste ragioni dobbiamo fare chiarezza.

La principale distinzione che è necessario compiere è se dalla relazione coniugale siano nati o meno dei figli.

In particolare, bisogna considerare i figli minorenni, maggiorenni non economicamente autosufficienti o disabili.

Questo è il punto cardine.

Quando la coppia ha figli  minorenni, maggiorenni non economicamente autosufficienti o disabili, il Giudice provvederà alla sua assegnazione in favore del coniuge presso cui permarrà la prole, al fine di garantire protezione e tutela a quest’ultima.

La situazione cambia se non ci sono figli.

Infatti, se la coppia non ha figli, le sorti della casa seguono le regole generali relative alla proprietà.

Quindi, se la casa è di uno solo dei coniugi la casa resterà al proprietario.

Invece, se la casa è in comproprietà tra i coniugi, entrambi avranno diritti sull’immobile in proporzione alla rispettiva quota.

Altra importante distinzione riguarda la procedura di separazione o divorzio scelta: consensuale o giudiziale.

Nell’ipotesi di separazione consensuale o di divorzio congiunto, i coniugi sono liberi di accordarsi sulle condizioni che regoleranno la fine del loro rapporto e, quindi, di decidere anche in punto casa coniugale.

Nel caso di separazione o divorzio giudiziale, il giudice valuterà la presenza e i bisogni dei figli per pronunciare eventualmente l’assegnazione dell’immobile.

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